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Il mobile che non c’era

“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.”

Lev Tolstoj

Un giorno di qualche anno fa, pensai che mi sarebbe piaciuto realizzare qualcosa per coprire uno dei tre termosifoni del mio salotto. Avendo già a disposizione altri punti di calore, decisi che era ora di non vederlo più! Presi quindi carta e penna e disegnai in modo molto dettagliato quello che sarebbe di lì a poco diventato un nuovo mobile! Mi recai in uno di quei negozi che vende legno al taglio e acquistai tutto il materiale necessario per comporlo. Una volta a casa, con un sapiente e abile aiutante, il mobile prese finalmente forma.

Dopo la creazione delle ante e gli ultimi aggiustamenti, arrivò finalmente il turno del colore e decisi di dipingerlo con una tonalità di grigio freddo.

Dopo qualche tempo, però, mi accorsi che quel grigio freddo non rendeva l’ambiente del tutto uniforme poichè il resto dei colori, nella stanza, avevano tonalità più calde. Decisi quindi di trasformarlo nuovamente e aggiungere anche un effetto che amo, che simula l’usura del tempo.

Qualche giorno fa la trasformazione ha preso vita: ho dipinto la struttura con il color Tabacco  della linea La Chalk e le ante con lo stesso colore ma tagliato con il color Burro (1 cucchiaio di  Tabacco, 2 cucchiai di Burro), ottenendo così una tinta di Tabacco più chiara.

Poi, ho voluto impreziosire l’anta creando uno stencil materico a rilievo con lo Stucco3D sempre della stessa linea che andasse a formare una cornice nei quattro angoli.

Sono poi passata alla realizzazione dell’effetto usurato che volevo ottenere: ho preso la vaselina, l’ho stesa in un piattino con l’aiuto di una spatola e con un sacchetto di plastica, ben arrotolato, ho tamponato la vaselina sulle ante del mobile.

Dopo qualche ora, ho passato la mano a copertura con il color Tabacco  unito all’acqua, per ottenere un effetto acquarellato e avere una stesura molto veloce e leggera. Dove incontra la vaselina, il colore non si ferma, si rapprende e si ottiene così l’effetto Delabrè! Nell’immagine qui sotto vedrete la differenza tra l’anta finita (quella di sinistra) e quella con la tamponatura con la vaselina (quella di destra).

Una volta terminato il lavoro con il colore, ho fatto passare due giorni e ho poi concluso realizzando la patinatura con la Cera neutra. Il mio mobile Delabrè è finito, cosa ne dite? 

EDITOR: a cura del Team di Creazione d’atmosfere

VIDEO: a cura di Francesca Blasi 

Testo e fotografie a cura di:

Valentina Parravicini

VP Officina d’Arte

Referente di Creazione d’Atmosfere per le palestre d’arte e i relooking ambientali della Regione Emilia Romagna

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